La nave acquistata da Emergency è un offshore vessel: ha una lunghezza di 51.3 metri, una larghezza di 12 metri e pesa 1.346 tonnellate. La nave può arrivare ad accogliere fino a 175 clandestini.
Fino ad ora Emergency si era ‘limitata’ a comprare l’accesso alle navi di altre ong, ora si è messa in proprio:
Emergency, trafficare clandestini rende: 20mila euro al giorno per la nuova nave
Serve una legge che dichiari lo stato di emergenza migratorio e metta fuori legge queste organizzazioni ‘umanitarie’, che altro non sono che terroristi con altri mezzi: usano i clandestini invece delle bombe per disarticolare la nostra nazione. E i clandestini hanno effetti a lungo termine che le bombe non hanno.
Chi vuole salire sulle navi delle ong deve pagare come fanno gli sponsor che mettono il proprio marchio sulle Formula 1 o sulle maglie delle squadre di calcio.
Lo spiegò bene Gino Strada. L’ong con cui collaborava chiedeva 230 mila euro al mese a Emergency per poter stare sulle navi e quindi pubblicizzare il marchio. Quando ha trovato uno sponsor più ricco, la Croce Rossa che offriva 400 mila euro al mese, ha prima chiesto a Strada di alzare la posta, poi ha sciolto il contratto.
E’ una confessione che va sempre ricordata, anche oggi, perché getta luce su un fenomeno che è tutt’altro che umanitario. E’ terrorismo e business.

E non è una novità. La Croce Rossa finanziava Moas, l’ong fondata da un assicuratore di navi commerciali:
SCANDALO ONG, SPUNTA LA CROCE ROSSA: SOLDI AL MOAS PER TRAGHETTARE CLANDESTINI (300 MILA EURO)
Deve essere per questo che la sua Ong, oggi, ha annunciato di essersi messa in proprio:
Emergency: la figlia di Gino Strada torna a trafficare clandestini con una nave
