“È la prima volta dopo molto tempo che così tante barche di immigrati tentano di attraversare illegalmente le acque della Grecia in poche ore”, osserva la testata, confermando che tutte le imbarcazioni sono state “riaccompagnate” verso le acque territoriali turche col supporto delle autorità marittime di Ankara che però, come ha aggiunto ancora il giornale, “non si sono dimostrate immediatamente collaborative”.
La tesi di Newsit.gr è che tale evento non sia casuale: “La Turchia non nasconde il suo disappunto per l’accordo di difesa greco-americano siglato a inizio maggio (il Mutual Defense Cooperation Agreement, Mdca, ndr)”, che prevede anche l’uso da parte dei militari americani “della base ad Alexandroupolis”. Ecco che allora “è probabile che Erdogan stia provando a riaprire la questione migratoria nel Mar Egeo e ad Evros”. Dalla Turchia partono migranti ma anche rifugiati e richiedenti asilo in fuga da Paesi come Siria, Afghanistan, Iran o Yemen. Per gestire almeno l’afflusso di profughi siriani in fuga dalla guerra iniziata nel 2011 e intensificatasi a fine 2014, Ankara nel 2016 ha siglato un accordo con l’Unione europea da 3 miliardi di euro, che dopo tre anni è stato rinnovato.
Quindi si può fare. Perché noi non facciamo lo stesso con la Tunisia?
In Italia comandano i dollari di George Soros$$$$ che ha comprato tutta la sinistra e Anche il vaticANO