Da un paio di anni Verona, come tante altre città italiane è preda di baby gang di immigrati che si danno a spaccio, rapine, pestaggi e tutta una serie di reati che questi bambocci figli di immigrati vedono come un metodo per aumentare la loro nomea di aspiranti “gangster”.
“Una brutta parodia dei ghetti delle metropoli americane che tanto affascina molti giovani moderni, soprattutto stranieri di seconda o terza generazione ma anche diversi ‘italiani’, che nel resto d’Europa è un modello purtroppo già ben avviato e grave, basti pensare alle Banlieue parigine o ai quartieri degradati della metropoli Londinese”. Ha scritto un esponente politico locale.
A “Storie Italiane” si è tornati a parlare del fenomeno baby gang di Verona, che stanno terrorizzando la città scaligera. In particolare, come riferito dall’inviato Alessandro Politi, questi giovani sarebbero armati con coltellini e armi bianche, una situazione che crea allarme ulteriore. Uno dei genitori che ha deciso di denunciare tutto su Rai Uno, ha denunciato un altro episodio avvenuto nel fine settimana, quando 5 ragazze hanno aggredito una coppia, formata da un maggiorenne e una 16enne, forse per rubargli il giaccone o la borsa.
In relazione alle baby gang di Verona, il Comune ha spiegato che “grazie alla testimonianza di questa trasmissione ci siamo adoperati subito, scrivendo un ordine del giorno specificatamente sulle baby gang. La richiesta è quella di valutare la fattibilità in concerto con forze dell’ordine e psicologi per creare uno sportello gratuito non solo per le vittime delle baby gang, ma anche verso gli autori di questi gesti e i loro genitori”.
Un’iniziativa a cui ha rivolto un plauso non soltanto Eleonora Daniele, ma anche Patrizia Guerra, la “mamma coraggio” di Ancona, il cui figlio ha subìto vari pestaggi da immigrati nell’arco di soli tre anni. Questa la sua testimonianza: “Questo fine settimana siamo usciti poco. Fin quando siamo a casa tutto va bene, ma mio figlio continua a non uscire, ad avere paura. È diventata una situazione più grande di me, anche se io personalmente voglio essere forte a livello morale, infatti il fisico tante volte mi cede. Metto il mio cuore nelle mani delle forze dell’ordine e dei piani più alti affinché vengano introdotte pene più severe”.
I figli degli immigrati sono la più grande minaccia al nostro futuro.
Metta piuttosto il suo cuore,la madre del ragazzo pestato da luridi bastardi,non nelle mani delle forze dell’ordine,ma nella mani di cittadini patrioti,che,senza ombra di dubbio provvederanno a smorzare i bollenti spiriti dei rotti in culo,colpendone uno in modo energico per educarne 100 altri.