Resta in carcere il senegales arrestato con l’accusa di violenza sessuale su una donna residente in Valdarno.
Il giudice Giulia Soldini ha convalidato l’arresto operato dai carabinieri della compagnia di San Giovanni la scorsa settimana. Ed ha mantenuto la misura della custodia cautelare a Sollicciano, per il rischio di fuga e per l’indole violenta del soggetto che, se libero, potrebbe ancora stuprare.
Il fatto è avvenuto in un paese del Valdarno.
Si pensava l’avesse seguita a casa invece la storia è diversa. Ancora più brutta: la donna si era sentita male e l’africano, invece di soccorrerla, se l’è caricata sulle spalle e l’ha portata a casa dove l’ha stuprata.
Quindi la richiesta di aiuto della donna. L’indagine lampo dei carabinieri ha permesso di individuare rapidamente lo stupratore che ieri in collegamento web dal carcere si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Lo difendono gli avvocati Lucio Curzi e Raffaello Falagiani che avevano chiesto una misura alternativa e hanno evidenziato aspetti non lineari nella ricostruzione dell’episodio.
Il senegalese ha un procedimento penale in corso per oltraggio e lesioni a pubblico ufficiale e sulla base di questo il gip lo ha ritenuto potenzialmente pericoloso. Inoltre, il fatto che sia stato arrestato non a casa sua o nell’azienda dove lavora, ma presso un amico, sarebbe indicativo della volontà di nascondersi.
Se lo avessero rimandato in Senegal al primo reato, non avrebbe stuprato. Ma sia chiaro: lui è lo stupratore, ma quelli che traghettano in Italia quelli come lui fanno da palo durante questi stupri. Sono stupratori per interposta persona.
2 avvocati a difenderlo!!!!Chi li paga?Quale “associazione”?
La difesa del bastardo che dirà, che lei lo ha sedotto facendo la “gatta morta”?