Voghera, l’assessore eroe interrogato tre ore per uno spacciatore clandestino

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Si è tenuto questa mattina, nel Palazzo di giustizia di Pavia l’interrogatorio di garanzia di Massimo Adriatici, l’assessore eroe alla Sicurezza di Voghera – che si è autosospeso – accusato di eccesso colposo di legittima di difesa in relazione alla morte del noto pregiudicato clandestino e spacciatore Youns Bousseataoui, marocchino rompicazzo.

L’interrogatorio, durato circa tre ore, si è svolto davanti al gip, tal Maria Cristina Lapi, che dovrà ora decidere sulla convalida dell’arresto e della misura cautelare ai domiciliari, come chiesto dal sostituto procuratore Roberto Valli.

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Secondo la Procura, diretta dall’aggiunto Mario Venditti, esiste infatti il pericolo di reiterazione del reato e di inquinamento delle prove: insomma, secondo questi geni della legge, l’assessore potrebbe ammazzare altri spacciatori marocchini. Già solo averlo messo nero su bianco dovrebbe prevedere l’internamento.

Dopo aver risposto alle domande del giudice, Adriatici si è allontanato a bordo di un’auto in compagnia dei suoi legali.

Intanto, la Procura di Pavia ha nominato un ingegnere informatico come consulente per migliorare la qualità del video agli atti dell’inchiesta che riprende la colluttazione tra l’assessore Massimo Adriatici e Youns El Boussettaoui. Da una prima analisi sarebbero già emersi elementi utili per ricostruire l’accaduto. Nei prossimi giorni giungeranno i risultati degli esami tossicologici sia sull’assessore sia sul corpo del trentottenne.




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