Una clandestina afghana di tredici anni è ricoverata all’ospedale infantile Regina Margherita di Torino, in ‘stato di choc’, dopo essere stata respinta al confine del Monginevro dalla polizia francese. Faceva parte di un gruppo di clandestini, una cinquantina.
Sembra che nell’allontanarli la gendarmeria abbia anche esploso alcuni colpi di pistola a scopo intimidatorio.
Il respingimento nei pressi di Claviere è avvenuto la sera di giovedì 25 marzo. Non trova conferme, al momento, la notizia che la gendarmeria francese, che ha estratto le armi, abbia esploso alcuni colpi a scopo intimidatorio.
La clandestina è stata riconsegnata alla polizia italiana ieri all’ora di pranzo con altri clandestini. Stavano tutti bene, ma la piccola non parlava ed era visibilmente spaventata; per questo motivo nel pomeriggio è stata portata all’ospedale Regina Margherita. Lì è stata visitata da un neuropsichiatra, che a scopo precauzionale ha deciso di trattenerla per la notte. Con lei si trova la madre, che parla inglese.
Pagate tutto voi, anche lo psichiatra ai clandestini afghani respinti ‘scioccati’, gli afghani che si scioccano per i colpi di arma da fuoco è bizzarro. Comunque: noi non respingiamo in Slovenia ma la Francia ci rimanda indietro i clandestini. E li invitiamo a pranzo
Il DPCM non vale per gli invasori. Usano i ‘bambini’ come scudi umani per i media di distrazione di massa che, così, possono scrivere pezzi ‘lacrimevoli’ sulle ‘bambine afghane scioccate’.
Io penso che sia ridicolo che a queste persone noi dobbiamo pagare sempre tutto e noi dobbiamo sempre accoglierli, ovviamente sempre a nostre spese.
Come se non bastasse, diffondono la loro sporca cultura islamica e tra pochissimo tempo , grazie ad una natalità molto grande , saranno la maggioranza in europa e le nostre donne dovranno indossare il velo e sarà vietato l’uso della carne di maiale.
Inutile dire che i governi , specie di sinistra, vogliono tutto questo.
Che schifo che diventerà l’europa.
Ci prestassero la gendarmerie!