Leghista a processo per avere definito clandestini i clandestini. La magistratura è un problema di salvezza nazionale.
Guai per Stefano Candiani. Il senatore della Lega, assieme all’assessore comunale (sempre del Carroccio) Fabio Cantarella, è imputato per propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa. Il motivo? Un video pubblicato su Facebook, in cui i due leghisti descrivevano il rione San Berillo, a Catania, come “patria dell’illegalità”, un “quartiere in mano agli immigrati clandestini” dove “regnano spaccio, contraffazione e prostituzione”.
I pm avevano chiesto l’archiviazione, perché “il fatto non sussiste” o “non costituisce reato”, ma l’associazione antimafia Rita Atria si era opposta dopo avere denunciato la pubblicazione e così il gip Giuseppina Montuori ha deciso di proseguire.
Invece di perseguire i clandestini, alcuni spacciatori, persegue un senatore della Republica che parla si sanare un ambiente degradato. Ma noi italiani a chi paghiamo lo stipendio?
Intervenga Mattarella!!!