Conte usa i suoi 35.528 morti contro l’Italia

Vox
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Conte è un uomo – definizione eccessiva – senza vergogna. Usa i morti, che sono sua responsabilità per non avere chiuso le frontiere ai cinesi, rifiutandosi addirittura di metterli in quarantena perché Grillo è proprietà di Pechino, contro quelli che definisce ‘negazionisti’.

La presenza allo stadio, così come a
manifestazioni dove l’assembramento è
inevitabile “non è assolutamente oppor-
tuna”. Così il premier Conte alla festa
del Fatto Quotidiano dicendosi tuttavia
“fiducioso” per l’autunno: “Penso a mi-
sure circostanziate”. I negazionisti
oggi in piazza? “35.518 decessi.Punto”.

Poi sulle Regionali: la maggioranza è
“in ordine sparso”, ma “non avranno in-
cidenza sul governo”. Draghi? “Lo avrei
visto bene come presidente della Com-
missione Ue”,lui rifiutò.Non è “rivale”
Mattarella? “Benissimo” un mandato bis.

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Dobbiamo andarlo a prendere. Un’opposizione seria l’avrebbe fatto mesi fa. Questo deficiente ha prima ritardato le zone rosse e poi imposto un’inutile lockdown nazionale. I morti sono sulla sua coscienza.

Sempre alla festicciole del Fatto Quotidiano, difende a spada tratta la scelta del lockdown totale che il CTS non voleva e che è stata una sua imposizione politica per rimanere abbarbicato a Palazzo Chigi: “Questo determinò dall’oggi al domani, in poche ore, una completa alterazione della curva epidemiologica. Dopodiché, a distanza di circa 24 ore, valutando alla luce del fatto sopravvenuto, con piena condivisione da parte dei presidenti delle regioni del Centro e del Sud, decidemmo che non dovevamo attendere oltre. La situazione imponeva il lockdown totale – rimarca -. Il giorno successivo, il 10 marzo, il Cts si riunisce e formalizza la piena condivisione. Ne parlai con Sergio Mattarella, con tutti i ministri”. A questo punto Padellaro gli chiede se ne aveva parlato anche con i capi dell’opposizioni, Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Ed eccoci al lapsus: “Quasi tutte le decisioni le ho prese con loro. Confesso, non ricordo esattamente la telefonata ai capi dell’opposizione. Ne ho fatte tante”, chiosa Conte. Già, forse quella telefonata non c’è mai stata.

Ma, più che altro, Conte deve dirci perché il governo ha inviato milioni di mascherine in Cina se la situazione era tanto grave, proprio prima che lui chiudesse tutto. E vorremmo anche sapere dove è finito Ciro. Dove lo tenete?

E quando promette che non ci saranno altri lockdown, mente. Oppure conferma che ha sbagliato ad imporre quello precedente: perché non è cambiato nulla rispetto a marzo, se non il clima. E ad ottobre tornerà quello favorevole al contagio.