
Le promesse del governo sono menzogne. Amantea torna all’inizio dell’estate.
«I casi intercettati a Cosenza sono in totale ventinove; ventitré sono riconducibili al centro di accoglienza per migranti di Amantea, quattro sono provenienti dal centro di accoglienza di Rende ed uno è un contact tracing di un soggetto residente fuori regione. Il restante caso è un soggetto autoctono». In serata è arrivata la notizia di altre due positività sempre tra gli immigrati ospiti della struttura, che si sono così aggiunte alle precedenti 23.
Lo stabile dove sono ospiti i clandestini, il centro Ninfa Marina, è in pieno centro. I residenti si riversati in strada bloccando la Statale 18 e chiedendo spiegazioni al commissario straordinario che regge il comune da fine gennaio a seguito delle dimissioni del sindaco, Mario Pizzino. Il focolaio era emerso alcuni giorni orsono, quando tre immigrati erano risultati positivi al tampone. Da lì si era provveduto a sottoporre a test tutti gli altri ospiti del centro, fino alla scoperta di ieri. Nella conta sono compresi anche 13 pakistani, con positività già conclamata, trasferiti al Ninfa Marina l’altro ieri. A quel punto è scattata la protesta.
Sostituiscono i sindaci con commissari del governo per imporre la presenza sul territorio di clandestini.
