Era il simbolo dell’invasione. Il peschereccio – il “Peskador” – ottenuto in affidamento dalla Procura della Repubblica dai frati minori è stato incendiato. E non ci sono dubbi sulla natura dolosa delle fiamme. E’ accaduto tutto in piazzale Belvedere a Favara. Erano le tre circa quando alla sala operativa del comando provinciale dei vigili del fuoco risuonava l’Sos e subito i pompieri si precipitavano. Ma non c’è stato molto da fare per quella “carretta del mare”: un’imbarcazione utilizzata dai clandestini per arrivare fino alla costa agrigentina.
Il gesto ha però danneggiato un “monumento pubblico a carattere umanitario che simboleggia la solidarietà, l’accoglienza e l’integrazione fra gli uomini e i popoli del mondo”. Perché così aveva scritto e sottoscritto – era il giugno del 2016 – il sindaco Rosario Manganella quando Favara “adottava” la “carretta”.
La gente si è rotta le palle degli immigrati. E’ il tempo della rivolta.
Bene!Ora usare il fuoco greco x quelle che arrivano!!!
👏👏👏👏😵
Con tutti i problemi che ci sono, soprattutto socio-economici, e nel Sud in particolare, ci si occupa di immigrazione, è lecito che la gente reagisce in questa maniera. Il “razzismo” non è insito nella gente, ma è fomentato dalle istituzioni.