Lampedusa, 1.400 clandestini: in fuga dall’hotspot, è caos contagio

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Ormai Lampedusa è un’isola tunisina. Non servono altre definizioni.

Cinque sbarchi dalla mezzanotte in poi. Approdi preceduti da altre due “carrette del mare” giunte a Lampedusa nella tarda serata di ieri. Sono complessivamente 276 gli extracomunitari arrivati sull’isola nell’arco di neanche 8 ore.

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Sono andati ad aggiungersi ai 250 arrivati, con 6 imbarcazioni, nella giornata di ieri. Fra hotspot e Casa della fraternità – locali della parrocchia gestiti dal sacerdote accoglione don Carmelo La Magra – ci sono, al momento, oltre 1.400 invasori.

Così tanti immigranti presenti sull’isola stanno riproponendo l’emergenza allontanamento dall’hotspot. Ieri, una quarantina di extracomunitari – senza indossare mascherine – sono stati avvistati e segnalati dai lampedusani mentre erano in giro per l’isola: si erano arbitrariamente allontanati dall’hotspot. Più lampedusani oltre a fotografare, nella zona di Ponente, alcuni dei migranti hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine affinché i tunisini venissero riportati nella struttura di primissima accoglienza dove devono restare in sorveglianza sanitaria.

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La Prefettura di Agrigento è, intanto, al lavoro per pianificare nuovi trasferimenti da Lampedusa. Pare ci siano difficoltà nel trovare posti disponibili nelle varie strutture d’accoglienza della penisola.

Il loro piano è diffondere il virus con gli immigrati. Lo stanno facendo a Lampedusa e in tutta Italia. E’ il governo del contagio.

Su questo dobbiamo attaccarli, non sulla chiusura del Billionaire. Il virus esiste ed è tornato sui barconi.




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