
Si ritorna da dove si era partiti coi governi della sinistra. Nessuna discontinuità gestionale quindi nell’amministrare l’immigrazione, i cinque stelle si allineano ad PD e alle sue politiche migratorie smentendo se stessi e i decreti sicurezza votati e sostenuti insieme all’ex ministro dell’interno Matteo Salvini grazie ai quali in pochi mesi era stato messo un forte freno all’immigrazione clandestina e al business dell’accoglienza.
Si ritorna alla protezione umanitaria e al buonismo interessato delle coop che ospitano i depezzatori di bambine italiane con la protezione umanitaria.
Nelle ultime settimane sono stati riaperti i servizi per i richiedenti asilo e sono stati messi a disposizione, proprio questa settimana, 375 milioni di euro e oltre (375.445.844,01 per l’esattezza) per garantire l’accoglienza negli Sprar da gennaio prossimo a dicembre 2023.
È da rammentare che a luglio scorso era di già stato coperto ampiamente il semestre corrente fino alla fine dell’anno con altrettanti 170 milioni. Insomma soldi a pioggia che verranno erogati proporzionalmente a tutti gli 800 comuni della rete d’accoglienza, rigorosamente come prevede il cosiddetto modello Riace di popolare memoria. Però non è il caso di dimenticare che, come si evince dalle valutazioni del Viminale solo il 40 per cento dei richiedenti asilo possiede i requisiti per ottenere la protezione internazionale, il resto riceve un sonoro diniego.
E spesso come via di fuga entra in clandestinità per poi delinquere.
Il governo giallorosso sta riorganizzando l’accoglienza chiudendo i centri straordinari e speciali per distribuirli in realtà locali più piccole e detenute direttamente dai comuni. Il programma è stato accennato dal ministro dell’Interno Luciana Lamorgese che però ha anche assicurato che se ne parlerà a settembre.
Le cooperative, le onlus e le Ong si stanno già fregando le mani dopo che negli ultimi 2 anni avevano visto ridurre le proprie entrate grazie alla diminuzione del budget imposta da Matteo Salvini con i decreti Sicurezza e dall’altro per la chiusura degli Sprar.
Dopo la prima boccata d’ossigeno alle associazioni benefiche con il rialzo delle basi d’asta voluto dalla Lamorgese che ha incrementato i compensi del 10% ora si è passati anche a voler rivalutare il rientro al prezzo iniziale di 35 euro pro capite e pro die.

https://www.blitzquotidiano.it/opinioni/lucio-fero-opinioni/criminal-fake-a-scuola-figli-3213796/
questo signore è in odiatore e diffamatore seriale cosa centrano i no vax con i tuoi probleni emorroidali e la tua passione per il cvlo degli altri? fatti vedere da un meccanico, no?
Questa è cosa c’è on line Vox, creano notizie di odio per loro odiare, han bisogno di terrorismo psicopatologico!