Per il sindaco accoglione di Lampedusa i cani uccisi dai migranti si sono suicidati

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Martello, sindaco accoglione di Lampedusa, è un personaggio pittoresco. In un momento storico normale potrebbe anche divertire, con il suo atteggiamento da personaggio in fuga dalla realtà, che sembra sempre sul punto di addormentarsi e svegliarsi.

Purtroppo, però, l’Italia e la sua isola non vivono tempi normali. E allora il suo modo di fare non è tollerabile.

L’ultimo affronto alla realtà ieri, quando ha assicurato non esserci un problema tunisini a Lampedusa. Che delle migliaia assiepati nell’hotspot, liberi di muoversi per stessa ammissione dei poliziotti, lui in giro ne ha visti solo due.

Va capito. E’ in questi giorni impegnato a molestare la signora Rosy, la povera vicina di casa dell’hotspot di Lampedusa che, in questi anni, si è vista ridurre i suoi terreni a latrina dei clandestini che vagano dal centro immigrati al centro dell’isola. Per avere osato denunciarlo ad alcuni giornalisti, le ha inviato i vigili a notificare l’abbattimento di una stalla: mentre davanti a casa sua un’enorme casermone più o meno abusivo ospita clandestini. Altre centinaia se li coccola il prete accoglione dell’isola dopo avere cacciato i bambini.

La colpa della donna è stata anche quella di avere denunciato la morte dei suoi cani per mano degli immigrati del confinante centro. I resti sono stati certificati dal veterinario dell’isola.

Lo stesso sindaco che ha visto solo due tunisini assicura che la signora se lo sia inventato. I cani si sono suicidati.

Se fosse un personaggio serio, e non pittoresco, la sua intervista di ieri al Fatto, che come lui non è un giornale serio, sarebbe una sorta di messaggio mafioso alla donna e ai giornalisti che ne hanno raccolto la testimonianza.

Ma il sindaco non è nuovo a sciocchezze. Lo conoscono anche i poliziotti:

Lampedusa invasa, Poliziotti contro sindaco: “Non capisci quello che leggi”

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E’ quel bizzarro personaggio che il giorno dopo avere dichiarato non esserci alcuna emergenza sbarchi, dichiarò lo stato di emergenza:

LAMPEDUSA INVASA, PIU’ CLANDESTINI CHE TURISTI: DICHIARATO STATO DI EMERGENZA

Se ci parlate, lui, ancora oggi, vi dirà con quel suo sguardo di chi è sveglio per errore che non c’è alcuna invasione. Che i diecimila tunisini sbarcati in questi mesi a Lampedusa non sono un’invasione. Che con Salvini sbarcavano lo stesso.

E ve lo dirà convinto. Che è il tratto tipico di quelli come lui. Quelli che stanno distruggendo l’Italia per manifesta incapacità di comprendere la realtà.




13 pensieri su “Per il sindaco accoglione di Lampedusa i cani uccisi dai migranti si sono suicidati”

  1. vabbeh cosa dire? sul sito piddogrullico idiotesco per eccellenza è un covo feroce di troll disoccupati in ciabatte di rifondazione negrista!

  2. quel sito fogna va chiuso è una merdaccia di falliti ragazzi fate un sito youtube dove li cagate inf accia a ste merde

I commenti sono chiusi.