L’intervista di @agenzia_nova al comandante della @CoastGuardLIBYA di al-Khums sui 3 sudanesi morti: “un gruppo di #migranti ha attaccato le forze di sicurezza e ha cercato di prendere le loro armi”.
Cosa dovevano fare? Immobilizzarli con una poesia petalosa? pic.twitter.com/CyHi7zH4xq— Francesca Totolo (@francescatotolo) July 30, 2020
Su La Verità è emerso un dettaglio ulteriore: effettivamente a Khoms si è verificata una sparatoria che ha portato alla morte di tre sudanesi, al contempo però si è scoperto che la responsabilità non è ascrivibile alla Guardia Costiera. Al contrario, una fonte delle forze antiterrorismo di Misurata ha fatto sapere che sono stati uomini di questo gruppo ad entrare in azione. La ricostruzione che viene fuori da questa testimonianza parla di come i migranti, una volta sbarcati dalla motovedetta Zuwara della Guardia Costiera libica intorno alle 20:30, sono stati fatti affluire verso uno spiazzale del porto dove ad attenderli c’erano dei bus pronti a trasportare il gruppo verso il centro di accoglienza di Suq Al Khamis. In quel momento, la Guardia Costiera è uscita di scena. Prima di salire sui mezzi, alcuni sudanesi hanno provato la fuga disperdendosi nelle zone circostanti. A quel punto, uomini dell’antiterrorismo di Misurata sono entrati in azione, raggiungendo le persone fuggite alcune ore dopo. A La Verità la fonte ha dichiarato che il gruppo ha iniziato a lanciare sassi contro le forze misuratine, che a Khoms sono molto presenti in virtù anche della vicinanza geografica e politica con la stessa Misurata. Alcuni degli uomini dell’antiterrorismo avrebbero quindi sparato colpi in aria, fatali per almeno tre migranti.

Non vi sono motivi per non credere alla versione della Guardia Costiera Libica.
Quindi se questi migranti sono stati riportati in Libia è un bene; avere in circolazione altri delinquenti in Italia non è auspicabile.
La GC libica si sta comportando molto egregiamente, a differenza della nostra.