Ora lui, 23 anni, marocchino, è in cella accusato di averla uccisa durante un litigio, sbattendole la testa sul bidet con tale forza da romperlo. E di aver poi appiccato un incendio nella casa per confondere gli inquirenti.
Venezia, donna 59enne ospita #risorsaINPS marocchino 23enne in casa: la bestia le sfonda il cranio sbattendole la testa sul bidet, azione compiuta con tale violenza che il sanitario è andato in frantumi con schizzi di sangue sul soffitto. Poi brucia cadavere e casa. #RadioSavana pic.twitter.com/VeWrME8nFc
— RadioSavana (@RadioSavana) July 23, 2020
Senza sapere di essere già sotto indagine, di aver il telefonino sotto intercettazioni da quando una ventina di giorni fa era stato sospettato di un furto. Ad incastrarlo proprio le sue parole registrate.
Parlando al telefono con il fratello, dopo la scoperta del cadavere di Marcella Boraso, l’assassino ha infatti raccontato quella che doveva essere letta come una ‘deduzione’ su cosa fosse successo nella casa: “sicuramente è scivolata mentre stava entrando nella vasca piena di acqua – le parole del 23enne – e magari aveva lasciato il pentolino sul fuoco, che ha provocato l’incendio”. Entrambi gli elementi, tuttavia – la vasca piena d’acqua, e il pentolino sul fornello – erano a conoscenza unicamente degli investigatori e dei soccorritori, visto che la porta blindata dell’alloggio era chiusa a chiave dell’esterno e le chiavi non sono ancora state ritrovate.
Un genio.
La donna è stata uccisa sbattendole la testa più volte e con tale violenza da rompere il bidet, con schizzi di sangue sul soffitto del bagno e forse anche sulla maglietta del marocchino, dove sono state tracce ematiche ancora da analizzare.
Nessun alibi o giustificazione per questo criminale. Quello che tutti gli Italiani devono capire è smetterla col loro pseudo-buonismo.
Non vengono da noi per integrarsi e sentirsi parte della nostra comunità, in quanto delusi delle condizioni in cui vivono nei loro paesi di origine, ma, odiano la nostra libertà e benessere perché invidiosi. È soprattutto la loro radicale cultura religiosa che li rende nostri nemici. Accettare la nostra cultura sarebbe come rinnegare la propria ed accettare Gesù Cristo, loro acerrimo nemico.