È in stato di fermo, S.P. il ragazzo senegalese di 23 anni residente a Conegliano che nella serata di venerdì scorso ha spaccato la test ad un ragazzo durante un brutale pestaggio.
Sono durate solo 24 ore le indagini da parte della squadra mobile di Treviso e del commissariato di Conegliano.
Un pugno alla mandibola e un calcio alla nuca quando il ragazzo era già a terra hanno causato la frattura del cranio della vittima in tre punti. All’arrivo degli operatori del Suem, dopo le prime due domande per assicurarsi delle condizioni, il ragazzo che perdeva sangue dalla bocca e da un orecchio, ha perso conoscenza e le sue condizioni sono peggiorate nella giornata successiva. Sta lottando tra la vita e la morte.
Il 23enne africano, il solito disoccupato mantenuto dai contribuenti, non aveva precedenti penali se non “qualche contestazione amministrativa”, e faceva parte di un gruppo di africani periodicamente controllato dalle squadre degli uomini del commissariato di Conegliano e questo ha favorito l’identificazione e il successivo fermo del giovane.
Alcuni testimoni riferiscono di uno scambio di offese tra i due fino poi il colpo che ha fatto cadere e sbattere violentemente la testa della vittima sul selciato.
Una volta a terra il massacro.
http://www.trevisotoday.it/video/promise-last-king-conegliano-20-maggio-2019.html
L’aggressore senegalese partecipò a questo video. Forse non è chiara una cosa, ai benissimo pensanti: questa gente non è in grado di ragionare, nemmeno di fare 2+2. Se non ve li trovate in casa a picchiarvi e rapinarvi è solo perché un minimo temono ancora di essere acciuffati. Se questa sottile barriera cessasse di esistere, quantomeno nella loro testa, ne vedremmo delle belle. Ma forse, l’uomo bianco si sveglierebbe allo scoppio dei bossoli.