Una sorta di notte dei cristalli digitale.
Un’App di Google marchia di rosso siti e pagine “omofobe”. Ci siamo anche noi, grazie a Dio. Pensate se si volesse fare lo stesso con siti islamici o di qualche altra setta protetta, subito griderebbero al razzismo e al fascismo. Ma i veri intolleranti sono loro. E stanno uccidendo la libertà su internet perché vogliono tornare ad essere i padroni del discorso.
L'estensione che "stana" gli "anti-Lgbt" ha colorato di rosso anche le pagine di papa Francesco. Pure Bergoglio tra i "marchiati"
Posted by Il Giornale on Monday, July 20, 2020
Arriva la lettera scarlatta della lobby #LGBT che marchia di rosso siti e pagine “omofobe”.
Non possono mancare @IlPrimatoN, @LaVeritaWeb e @Libero_official, #Salvini, #Meloni e @SimoPillon.
Le prime avvisaglie della legge #Zan. https://t.co/DtLSWYHctX— Francesca Totolo (@francescatotolo) July 20, 2020
vabbe e questa https://it.sputniknews.com/mondo/202007189323292-coronavirus-google-pensa-a-restrizioni-per-siti-cospirazionisti/
yipo newsguard di microsoft ovver il post
solita solfa, programmatori prendono ordini da mammazoros
Forse i giganti del web come Google non si aspettavano che su internet potessero nascere siti di controinformazione, siti di informazione libera e siti che si oppongono al pensiero unico dominante liberalprogressista che ci viene imposto da mezzo secolo.