#19luglio 1943, allarme antiaereo a #Roma: i bombardieri alleati centrarono in pieno la “Casa dei Bambini”, fondata dalla Montessori, e l’orfanotrofio di via dei Saballi dove persero la vita 78 orfani e 6 suore.
“Al vincitore nessuno chiederà mai il conto di quello che ha fatto” pic.twitter.com/IUXrTSlmHw— Francesca Totolo (@francescatotolo) July 19, 2020
6 pensieri su “Martiri della Liberazione: 78 orfani e 6 suore fatti a pezzi dagli Alleati”
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Rahowa dici cose giuste, come sempre, i motivi per cui le cose non sono andate secondo i piani a mio parere sono da ricondursi alla gestione della massa dei prigionieri spostata in altro loco e tenuti in vita. Abbiamo imparato che in guerra non si fanno prigionieri. Vanno eliminati sul posto, immediatamente. Gli innumerevoli editti che si sono succeduti nel tempo hanno fatto si che molti, purtroppo i criminali più abbienti e potenti prendessero la via di fuga (e con loro gli ingenti capitali che possedevano) sia nella tollerante Svizzera che appunto in america dove con amicizie potenti hanno spinto gli autoctoni a farsi una padellata dei c. degli altri. Il nostro valoroso alleato del tempo non doveva dare loro il tempo di organizzarsi. Il tempo perso a bruciare libri, tutte azioni inconcludenti, i rastrelli sdentati con i quali hanno recuperato una parte esigua del “bottino” lasciandone parte dietro di se. Le azioni devono essere fulminee, chirurgiche. Ecco l’unica ragione per cui abbiamo perso la guerra.
x Yank le mani dietro la schiena? A cosa ti riferisci scusa? I Due grandi erano ormai padroni del mondo se non fossero intervenuti i mandriani col revolver facile da ovest… sovvenzionati dagli ebrei.
Appunto Zanetti, niente prigionieri, nessun “umanitarismo” o costruire “democrazie” o conquistare cuori ed anime.