Nel confessionale di don Biancalani trovata anche la refurtiva rubata alla gente

Vox
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La commedia dell’assurdo. Non è la prima volta che droga viene trovata nella famigerata parrocchia. Eppure lui rimane lì, come un intoccabile santone.

E ora chiede alle sue groupies di aiutarlo a querelare millemila cattivoni.

Perché, secondo lui, i giornali e Salvini avrebbero scritto il falso: nel confessionale non c’era la droga, c’era tutto il necessario per preparare le dosi. La droga era in una bici sempre nella parrocchia.

Vi sembra uno normale?

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Ma è anche peggio di così. Infatti, come scrive il giornale locale:

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Il nascondiglio per l’eroina da spacciare sul momento lo aveva ricavato sfilando la manopola dal manubrio della sua mountainbike e infilandola all’interno del tubo metallico del telaio. Ma per il materiale necessario per confezionare le dosi – nonché per un cellulare provento di furto e per un tablet avuto in cambio di un po’ di droga da un suo abituale cliente – aveva trovato un luogo ben più sicuro e insospettabile: uno dei confessionali della chiesa di Vicofaro, dove da qualche tempo era ospite assieme ai tanti altri migranti assistiti da don Massimo Biancalani

Inseguito e bloccato dai poliziotti della Squadra volante della questura, a finire in manette per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti nella prima mattinata di sabato è stato un nigeriano di 27 anni, Frank Oj, residente in via Modenese ma di fatto domiciliato nella chiesa di Santa Maria Maggiore da quando, lo scorso marzo, gli era scaduto il permesso di soggiorno.

Questo ospita impunemente spacciatori e clandestini. Se in casa vostra avessero trovato il nascondiglio per la droga di uno spacciatore, lui e materiale rubato, vi avrebbero arrestati. Giustamente.

A lui è l’ennesima volta che capita. E non lo arrestano. Anzi, lui querela!

Noi chiamiamo in causa il vescovo, complice di questo scempio. E denunciamo come responsabili il questore e il prefetto che consentono ad un invasato di gestire, di fatto, un centro per lo spaccio e la ricettazione a Vicofaro. Perché ospitare chi spaccia e ruba è essere complici di spaccio e furto.




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