Forze dell’Ordine disarmate dalle circolare della Lamorgese.
Il carabiniere è stato pestato dall’immigrato di 41 anni dopo essere intervenuto per fermare un’aggressione ai danni di alcuni passanti ad Avezzano, in provincia dell’Aquila.
Lo straniero è fuggito verso al sede della Caritas, è lì che i delinquenti di importazione trovano protezione e sostentamento per delinquere in Italia. Lì è stato raggiunto dai militari, si è opposto all’arresto: ha sferrato due pugni violentissimi sul viso del carabiniere di 55 anni, rompendogli la mandibola e il naso.
La foto del militare sanguinante è stata postata, in tutta la sua drammaticità, sui profili Facebook dei sindacati delle forze dell’ordine e di molti politici di Avezzano dove è in corso la campagna elettorale per il rinnovo de sindaco. Tanti gli attestati di solidarietà al carabiniere della Compagnia di Avezzano che presta servizio al Nucleo Radiomobile.
Ora si devono lasciare pestare, altrimenti è razzismo e ti indaga quella sòla di Patronaggio.
Con una legislazione idiota costringono gli agenti delle FFOO a fare i pagliacci davanti a delinquenti, spesso stranieri indocumentati, con precedenti specifici che portati davanti al giudice rimediano una denuncia a piede libero e vengono messi in libertà in un nanosecondo.
Il carabiniere di che trattasi non poteva, ragionevolmente, reagire a meno che non volesse vedere implodere la sua esistenza tra magistrati dal sopracciglio inarcato, avvocati (che gli avrebbero spolpato la casa), e incubi notturni.
Non è un vigliacco, è un militare annichilito dalla lue della demokrazia.
Onore ai carabinieri vilipesi, aggrediti e abbandonati da uno Stato che non ha capito che il dominicano il cazzotto non lo ha dato in faccia al carabiniere, ma allo Stato stesso.
Coglione