Diregente DAP incastra Bonafede: apprezzò circolare scarcerazioni che fece uscire 500 boss mafiosi – VIDEO

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Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede “espresse apprezzamento” per la circolare del Dap che portò poi alle scarcerazioni di 500 boss mafiosi per l’emergenza Coronavirus.

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Parola di Giulio Romano, dirigente del DAP (Dipartimento dell’amministrazione pentitenziaria), durante la sua audizione in Commissione parlamentare Antimafia, presieduta da Nicola Morra.

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Con la circolare del 21 marzo scorso viene sottoscritta la segnalazione all’autorità giudiziaria di detenuti con patologie e a rischio di complicanze. Un modo, non si sa quanto involontario, per scarcerare centinaia di boss mafiosi.

Romano era finito pochi giorni fa sotto la lente del giornale grillino Fatto Quotidiano, che lo definì come «il protagonista di questa storia» della norma che facilita la detenzione domiciliare: ora, invece, sappiamo che il vero protagonista era un altro. Il suo capo.

Romano ha ricostruito quei drammatici giorni, caratterizzati dalle rivolte nelle carceri e il rischio Covid-19: il 21 marzo mattina alle 8:31 «scrivo una mail a Basentini (ex Capo Dipartimento del Dap, ndr) dicendo che mi pare che nella videocall» del giorno precedente «era emerso l’ok. Lui mi risponde: ’per me va benissimo’. Invio la circolare alla dirigente di turno specificando che c’era l’assenso del Capo Dipartimento».

«Il contenuto» di quella circolare era di «mera segnalazione, non c’era nessun riferimento di sorta alla detenzione domiciliare umanitaria», aggiunge Romano. La stessa mattina del 21 marzo «Salvatori (delle segreteria del ministro della Giustizia, ndr) mi chiede se era stata poi inviata e io gli rispondo inoltrando la circolare e non ci fu nessuna contestazione», ha raccontato Romano. In seguito, «in occasione di un’altra videoconferenza il ministro esprimerà apprezzamento per l’iniziativa», ha concluso Romano.