Clandestini ancora in rivolta, dopo rifiuto tamponi i sequestri – VIDEO

Vox
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Dopo le violenze di ieri e i sequestri di stamani, con il ritardo nell’effettuare i tamponi perché loro si rifiutavano, ancora proteste dei clandestini spacciati per richiedenti asilo.

CLANDESTINI IN RIVOLTA

⚠️ CLANDESTINI IN RIVOLTA"NO AL TAMPONE"

Posted by Marco Casucci on Friday, June 12, 2020

In 300 si sono rivoltati di nuovo questa mattina dopo le violenze di ieri. Non vogliono rimanere in quarantena nonostante nuovi positivi.

Ormai è epidemia di coronavirus al centro migranti dell’ex caserma Serena di Casier. Gli operatori dell’Usl 2 stanno esaminando i tamponi fatti ieri pomeriggio, giovedì 11 giugno, ai trecento richiedenti asilo dopo il caso dell’operatore pakistano rientrato al centro dalla ferie e trovato positivo al Coronavirus. E, al momento, c’è già un nuovo caso positivo.

Pensate, le coop prima fanno affari ospitandoli, e poi assumendoli come ‘operatori’ a basso costo.

Ieri l’avvio del piano di prevenzione dell’Usl aveva provocato una rivolta tra gli immigrati preoccupati da una nuova quarantena, tanto che i prelievi previsti in mattinata erano stati rinviati al pomeriggio e in parte a questa mattina. Il nuovo positivo, un richiedente asilo, è stato ricoverato, a spese dei contribuenti, nel reparto di malattie infettive del Ca’ Foncello, mentre dieci pachistani entrati in contatto con l’operatore afghano sono in isolamento in un’ala dell’ex caserma.

NUOVA RIVOLTA STAMANI – A dare il via alla nuova rivolta l’arrivo questa mattina degli infermieri per eseguire la parte restante dei tamponi: i migranti hanno sequestrato all’interno gli addetti della cooperativa che opera nella struttura e gli infermieri chiudendo le porte. A quel punto sono dovuti intervenire vigili del fuoco, carabinieri e polizia che in un’azione congiunta sono entrati forzando le porte e facendo saltare i lucchetti con il flessibile.

Contro i migranti in rivolta che gettavano ogni sorta di oggetto è stato usato un idrante. Poi polizia e carabinieri in tenuta antisommossa hanno creato un cordone protetto per far uscire dalla caserma tutto il personale della struttura e dell’Usl2.

Ora continua la trattativa (!!!) tra forze dell’ordine e migranti per far
tornare la situazione alla calma.

Vox

‼️⚠️CASERMA SERENA: continua la rivolta dei richiedenti asilo ⚠️‼️

Posted by Prima i Trevigiani on Friday, June 12, 2020

«Questa mattina ci sono stati ancora momenti di tensione alla Caserma Serena, con episodi di violenza posti in atto da parte di alcuni ospiti dopo l’accertamento della positività al Covid di un operatore e, successivamente ai test, di un ospite. Le Forze dell’Ordine sono dovute intervenire per placare gli animi e porre fine alla rivolta. Ringrazio il Prefetto che sta gestendo la situazione con grandissima attenzione, in costante contatto con Questura e Carabinieri». Così il sindaco di Treviso Mario Conte, che ha assistito alle operazioni di Polizia e Carabinieri, impegnati a sedare una rivolta di un gruppo di migranti, che hanno tentato di prendere possesso della struttura di Casier. «Il Ministro Lamorgese, invece, dovrebbe lasciare le poltrone romane e venire a vedere cosa sta succedendo alla “Serena”. Non è possibile che i sindaci non abbiano risposte e che si trovino, da soli, a gestire rivolte».

‼️⚠️ tensione alla caserma Serena, interviene la celere ⚠️‼️

Posted by Prima i Trevigiani on Thursday, June 11, 2020

Tutti invocano l’intervento del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese. Dopo le proteste all’ex caserma Serena di Casier, dove oggi gli operatori dell’Ulss 2 sono stati pure spintonati e minacciati dai migranti, scoppia la polemica politica. Le critiche arrivano soprattutto da destra, da cui si è sollevato un coro unanime per chiedere a Lamorgese un intervento che metta fine a disordini di questo tipo.

La vicenda di Casier è finita anche nel mirino del leader della Lega Matteo Salvini: “Immigrati in rivolta nel centro di accoglienza di Treviso, con operatori chiusi nella struttura e decine di donne e uomini in divisa costretti a intervenire. Con la Lega al governo, avevamo bloccato gli sbarchi e ridotto le presenze di clandestini in tutta Italia”. “Ora l’invasione è ricominciata: chiedo al ministro Lamorgese un intervento immediato – conclude il leader leghista-. Soprattutto nel bel mezzo dell’emergenza Covid, Treviso e tutti gli altri Comuni vanno aiutati e difesi e non danneggiati con la presenza di violenti e balordi”.

Era stato il sindaco di Treviso Mario Conte il primo ad “invitare” il ministro a “lasciare le poltrone romane e venire a vedere cosa sta succedendo alla Serena”. E anche il primo cittadino trevigiano aveva lamentato le difficoltà incontrate dai sindaci, che si trovano “da soli a gestire rivolte”.




2 pensieri su “Clandestini ancora in rivolta, dopo rifiuto tamponi i sequestri – VIDEO”

  1. Se volete, possiamo organizzare un gruppo di amici che si prendano cura degli afro.
    Noi con le buone maniere sicuramente facciamo rispettare le regole e vi garantiamo che in un paio di minuti questi capiscono immediatamente cosa devono e non devono far🎃🎃🎃🎃🎃

  2. Dobbiamo stare a discutere con questi africani, pakistani, ecc.? Non sarebbe il caso di prenderli a calci in culo e rispedirli al paesaccio loro?

I commenti sono chiusi.