Operazione ‘buco nero’: “Tra 50 anni saremo tutti africani”

Vox
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Chiamatela operazione “buco nero”. E’ il tentativo di africanizzare l’Europa. Per anni sono andati a prenderli praticamente a Tripoli. Poi hanno aggiunto anche i ‘corridoi umanitari’ via aerea da Libano e Marocco. Ora, addirittura, vogliono regolarizzare 600mila clandestini perché c’è il cornavirus. Consequenzialità degna di un’altra dimensione.

Come se, tra l’altro, i regolari fossero una risorsa e non, quello che sono: un peso. Gli immigrati regolari ci costano più di 10 miliardi l’anno. E sono dati parziali:

E non includono i clandestini e i cosiddetti profughi. Perché li teniamo in Italia se sono un peso? Solo perché qualcuno specula pagandoli la metà di un lavoratore italiano.

Ah, ai dati dell’Ocse mancano anche le rimesse:

Nel 2018 gli immigrati si sono portati via 6,2 miliardi di euro

I media, continuano a definirli ‘disperati’, disperati con il satellitare. Un gadget da circa mille euro. Questi ‘disperati’, non solo pagano qualche migliaia di euro per farsi traghettare a casa nostra, ma hanno anche il denaro per fare telefonate satellitari.

Del resto ‘ammortizzeranno’ le spese una volta sbarcati, spacciando. Oltre ad essere mantenuti con una spesa che era il doppio di quello che prende un pensionato italiano in media.

Quando pagate le tasse, sappiate che le state pagando per pagare i bagordi di africani appena sbarcati. Per pagare l’assistenza sanitaria di loro, delle loro mogli incinte e dei loro figli. Quei figli che un giorno – come ogni testa pensante dovrebbe capire in anticipo – distruggeranno le vite dei vostri figli.

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Quei figli che già oggi vediamo all’opera nelle periferie delle grandi città europee: bruciano auto, attaccano poliziotti. Quei figli che spacciano agli angoli delle nostre strade, nelle nostre scuole. Quando va bene e non stuprano. O uccidano. Cosa che accade ormai quotidianamente.

Figli, che i cosiddetti ‘profughi’ utilizzano come scudi umani per impietosire i mentalmente deboli condizionati dalla propaganda dei media di distrazione di massa che insozza la programmazione televisiva ad ogni ora del giorno, con particolare attenzione ai programmi di svago, quelli coi quali è più facile ‘riprogrammare’ i poco abili.

Perché tutti quelli che sbarcano, finiscono per intraprendere due strade: quella del vivere a spese nostre, o quella del crimine.

Perché se non ve ne foste accorti, orde di africani si stanno prendendo la nostra terra. E lo stanno facendo grazie alla collaborazione di uno Stato che è ormai soggetto attivo della sostituzione etnica del popolo italiano, uno Stato verso il quale è giusta, non solo la ‘disobbedienza’, ma anche una vera e propria rivoluzione. Questo Stato deve essere rovesciato.

Ma questa invasione ha successo soprattutto ‘grazie’ alla ignavia dei molti. Coloro che voltano le spalle alla resistenza, coloro che ‘non hanno tempo’ per difendere la loro terra e da stupidi, si accorgeranno dell’invasione, solo quando l’avranno alle porte di casa propria. E sarà troppo tardi.

Con chi si oppone, si usano le armi note dei regimi: derisione, minacce e isolamento mediatico. Perché parafrasando Swift, quando un vero patriota appare nella Nazione, tutte le puttane fanno congrega tra loro. Oggi, in Italia, le puttane sono nei media e in ampi settori della magistratura.

Sradicarle dai loro postriboli è la lotta che abbiamo scelto.

E queste ******* odiano l’Italia e il suo popolo, e stanno facendo di tutto per eliminarne radici e identità. E queste ******** hanno ossequiosi servitori, come i marinai della Guardia Costiera. Servitori che non si rendono conto che, con i loro servigi, stanno distruggendo il paese che li ha visti crescere. Stanno distruggendo non solo, il futuro di estranei, ma anche quello dei propri figli.

Perché non viviamo nel paese della cornucopia, dove le risorse non hanno fine. Ogni risorsa destinata ai ‘migranti’, è una risorsa tolta a noi e a chi ci è caro. Ogni assegno che stacchiamo al ‘profugo’, è un taglio alle pensioni dei nostri nonni e dei nostri padri. Ogni figlio di immigrato che sbarca, è un posto in meno negli asili per i vostri figli e nipoti. O capite questo, o non capirete mai nulla.

E’ “l’operazione buco nero”, con la quale una minoranza fanatica vuole sovvertire l’identità etnica del popolo italiano, attraverso il massiccio afflusso di immigrati africani poi parcheggiati in hotel.

Chi non ci sta, si unisca alla resistenza.




10 pensieri su “Operazione ‘buco nero’: “Tra 50 anni saremo tutti africani””

  1. Io avevo gettato la spugna mesi fa. Speravo che l’epidemia avesse svegliato gli ardori, non tanto patriotici, figurati, ma almeno la rivolta per la propria incolumità. Invece…

  2. Il problema è sempre lo stesso e sono i numeri nudi e crudi. I numeri della statistica e della demografia. Ovviamente un rimbecillito penserà che ci sarà sempre posto, penserà che arriveranno ad autoregolarsi, penserà che saranno tutti buoni ed anche quando avranno raggiunto la completa supremazia e saranno, potenzialmente, 20 miliardi contro 500 milioni di ‘bianchi’, fra cui molto mulatti ormai, essi saranno magnanimi, anzi ‘buoni’, sicuramente migliori dei bianchi che li hanno preceduti come protagonisti della storia. A questo del resto ha portato decenni di controstoria in cui si accusava di ogni nefandezza possibile le più grandi civiltà occidentali, a cominciare dalla perenne tiritera sulle ‘guerre’, che ovviamente non piacciono a nessuno, sono orribili, ma non si dice mai perché le guerre scoppiano e che, quando scoppiano, oltre alle ovvie tragedie emergono anche virtù che in tempi di pace sono del tutto sepolte dai vizi dell’abbondanza e dei dissidi.
    Né si ricordano le guerre dei popoli colorati, o quelle degli arabi che pure colpirono così gravemente la stessa Europa, ma si ricordano le Crociate come la summa della volontà di conquista. Poco importa naturalmente le terre cui erano rivolte le crociate fossero state a loro volta invase e conquistate precedentemente dagli islamici.
    Ma torniamo alla demografia, se non ci sarà una presa di coscienza da parte degli africani stessi, almeno delle loro istituzioni (ma perché dovrebbero farlo anche lo capissero, visto che finora hanno evidenza che numero è potenza e i loro figli si diffondono in tutte le terre bianche che loro accusano di colonialismo), le alternative sono pestilenze e carestie quando saranno esaurite le risorse dei bianchi per mantenerli, oppure i paesi africani, agendo con le quinte colonne di immigrati, penseranno sia ormai giunto il momento, prima del totale collasso dei paesi bianchi, di prendere quanto resta e far assaggiare ai ricchi paesi dal clima temperato, ormai spopolati di autoctoni anziani ma pieni di loro connazionali con diritti cittadini. Oppure i bianchi si sveglieranno ed inizieranno loro qualcosa. Ma francamente ne dubito finché esisteranno fenomeni sociali e politici come le sardine ecc.

    1. Quelli che dovrebbero recuperare la ragione siamo noi bianchi. Dobbiamo reagire e far capire a tutti che siamo i migliori. E una delle prime cose da fare dovrà essere quello di azzerare le nascite in Africa, perché loro, gli africani, non lo faranno mai da sé. L’aborto é una cosa ripugnante, ma in Africa va reso lecito e bisogna diffonderlo tra le sue popolazioni. Bisogna obbligare soprattutto i maschi a farsi la vasectomia almeno dopo il secondo figlio, e imporre il divieto alla poligamia.

      Con il nostro ingegno e le tecnologie di cui siamo padroni, lo potremmo fare, ma purtroppo non lo facciamo perché moralmente corrotti dal progressismo buonista e terzomondista. Azzerare la natalità laggiù serve non solo a noi bianchi per sopravvivere e non essere più travolti da un’ondata migratoria che rischia di essere infinita, ma anche al pianeta. Il famoso riscaldamento globale ad esempio, non é dovuto al fatto che inquiniamo – che é sicuramente un problema – ma al fatto che siamo 8 miliardi in tutto il pianeta. E l’unica area del mondo in cui il tasso di crescita é particolarmente sostenuto é l’Africa.

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