Dallo sbarco della Ocean Viking a Taranto si apprendono particolari interessanti:

“Al momento del primo soccorso, in una coppia di origine somala sono stati riferiti i sintomi della tubercolosi: – aggiungono – la donna, 25 anni, era asintomatica e in terapia antitubercolare da oltre tre settimane; l’uomo, della stessa età della moglie, è stato valutato per la riferita tosse ma l’esame clinico obiettivo e la radiografia del torace sono risultati negativi per acuzie e quindi è stata consigliata profilassi adeguata”.
In questo caso l’hanno individuata perché è stata l’infetta a farsi avanti, perché in asintomatici non è certamente rilevabile.
E non è rilevabile con gli esami a vista che fanno ai clandestini.
Ma, al di là di questo, vogliamo mettere in evidenza una cosa: raccontano che in Libia vengono torturati, in realtà, ora apprendiamo che ai clandestini fanno anche le terapie antitubercolari.
Strani torturatori.

E che possano impestare i deficenti dell’accoglienza…
E ci torturano per il coronavirus quando qui a due passi sbarcano liberamente decine di casi sospetti con malattie a percentuale maggiore di pericolosita’!