Orrore Bibbiano: bimba data a lesbiche costretta a vedere scene lesbo tra le due

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Bibbiano è stato cancellato dai media. Ma la chiusura dell’inchiesta Angeli e Demoni notificata a 26 indagati, ha portato alla contestazione di 108 capi di imputazione.

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Con l’emersione di particolari raccapriccianti che riguardano Federica Anghinolfi, la psicoterapeuta vicina al PD – invitata sia in Regione che in Parlamento a parlare di affidi – e Francesco Monopoli, entrambi indagati.

I due, come era già noto dall’inizio dell’inchiesta, hanno affidato secondo l’accusa una bambina ad una coppia di lesbiche formata da Daniela Bedogni e l’attivista Lgbt Fadia Bassmaj (entrambe indagate), diradando progressivamente gli incontri con la famiglia naturale “senza alcuna motivazione, isolando la piccola e impedendo altresì lo scambio di corrispondenza e regali”.

Ricordate: Bibbiano ha il marchio del mondo LGBT emiliano. Quello che ruota intorno a noti circoli.

Nella chat dei servizi sociali la Anghinolfi e Monopoli discutevano come favorire l’allontanamento della bambina dalla famiglia: “Come giustifichiamo la sospensione degli incontri protetti?”, chiede lui. “Relax della minore…vacanza”, risponde lei, parlando di “spostare l’attenzione per spostare l’emozione”. Ed era stata proprio della Anghinolfi la decisione di non inoltrare alla bambina i messaggi del padre che le scriveva di volerle “un mondo di bene”. I due avrebbero anche testimoniato che nella casa paterna c’era cibo avariato “lasciato sui mobili da diversi giorni”, fatto smentito poi dai carabinieri.

E ricordiamo: in molti casi anche i carabinieri vennero minacciati di avere i propri figli tolti se non avessero avallato il sistema.

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Le due affidatarie lesbiche sono indagate “per aver omesso di riferire al perito particolari rilevanti relativi alla vita della minore“. Le indagini hanno infatti rilevato la presenza di “un disegno della bambina con le donne mano per mano con la frase ‘Vai via perché se ci sei tu non possiamo fare l’amore’”. Poi una frase scritta, sul disgusto della piccola provato “nel ricevere la buonanotte” da una delle due indagate “nuda”, nonché nell’assistere a un’effusione tra le due. Ma compaiono anche i racconti dei sogni fatti dalla minore “da lei descritti in fogli sequestrati, su spettacoli teatrali pornografici’ con ‘peni finti’ messi in scena dalle affidatarie”. Le due donne sono indagate anche “per aver omesso di riferire al perito dell’intenso rapporto di amicizia tra Bassmaji e Anghinolfi, e della condivisione di iniziative per la difesa dei diritti lgbt anche sugli affidi a omosessuali“.

Ad Anghinolfi la Procura contesta anche di aver corrisposto all’ex compagna Cinzia Prudente, (indagata per avere ricevuto, anche lei con la sua nuova ‘compagna’, in ‘dono’ dalla sua ex un’altra bambina), “un ingiusto profitto di 250 euro al mese per l’affido di una minore, in assenza di una reale necessità, anche dopo che la bambina era diventata maggiorenne, per incontrarla due volte al mese per due ore per prendere un caffè e chiacchierare, come indicato dalla stessa ragazza”. Non solo: la psicoterapeuta di Bibbiano è anche indagata per violenza privata nei confronti di un’assistente sociale, “perché approfittando della sua posizione di debolezza di neoassunta a tempo determinato, l’ha costretta a redigere relazioni finalizzate ad allontanare minori contendenti circostanze false od omesse che avrebbero permesso all’autorità giudiziaria una valutazione ulteriore e diversa”.

Del resto la Cirinnà, grande sponsor del mondo LGBT ci aveva avvisato: “Rieducheremo i vostri figli”. A Bibbiano avevano iniziato.