Nigeriano esige la precedenza e devasta pronto soccorso

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Secondo i quotidiani locali che hanno riportato la notizia, si è verificato nella notte fra il 23 ed il 24 dicembre scorsi. Arrivato in ospedale in ambulanza, l’africano era stato trasferito dalla barella del 118 ad una in dotazione del pronto soccorso e poi sistemato in una delle sale del triage adibite ad accogliere i pazienti in attesa di essere visitati dai medici di turno. Non era urgente.

Ma lui, stanco di aspettare, ha cominciato a protestare, esigendo con insistenza di essere visitato subito.

Quando gli è stato risposto che doveva aspettare il turno come gli italiani che, oltretutto, a differenza sua, pagano le tasse, il nigeriano ha dato in escandescenze, chiedendo ancora una volta di essere visitato prima degli altri oppure di essere accompagnato a casa dagli stessi operatori del 118 che lo avevano portato in ospedale. Una pretesa ovviamente respinta.

Cercando di tranquillizzare l’africano, i sanitari hanno cercato di spiegargli che l’ambulanza è un mezzo utilizzato per le emergenze mediche, non un taxi.

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Tale risposta ha scatenato la furia del nigeriano, che ha iniziato a rivolgere esplicite minacce a medici e infermieri e devastare i locali del pronto soccorso.

In breve si è scatenato il panico fra i pazienti in attesa, terrorizzati dal nigeriano che è riuscito anche a ferire alcuni sanitari. Cosa ormai comune, ricorderete il caso di Roma (foto in alto).

Sul posto si sono quindi precipitati gli agenti della polizia di Stato, accorsi dopo le segnalazioni arrivate in centrale, che lo hanno bloccato e caricato sull’auto di servizio.

L’africano è stato tradotto negli uffici della questura di Latina, dove si sono svolte le usuali pratiche di identificazione e di incriminazione.

Per lui, stando a quanto riferito dalla stampa locale, una semplice denuncia a piede libero.




3 pensieri su “Nigeriano esige la precedenza e devasta pronto soccorso”

  1. Grazie PD e grazie grullini avete e state perseverando a distruggere le leggi ed il popolo italiano, continuate nel vostro intento ma ricordatevi, il popolo italiano non dimentica, state governando la nostra Italia come peggio non si potrebbe, un giorno non lontano sarete giudicati e mi auguro che quel giorno arrivi prima di subito.

I commenti sono chiusi.