I sondaggi non vengono falsificati solo nella sostanza, ma anche dividendo le risposte e non distribuendo il ‘non sa’, in modo da limitare l’impatto sull’opinione pubblica di quello che è un plebiscito a favore della chiusura dei porti:
Sondaggio del @Corriere sulla chiusura dei porti alle #ONG.
Gli italiani si confermano nettamente a favore della linea della fermezza: il 59% si dichiara molto o abbastanza d’accordo, mentre il 29% è contrario.
Secondo gli "abbastanza o poco", vorrebbe misure più forti. pic.twitter.com/fqxvci84XR— Francesca Totolo (@francescatotolo) July 6, 2019
Questo sondaggio ci dice che meno del 20 per cento degli italiani, che poi sono gli sciroccati che votano PD, è contrario alla chiusura dei porti. Tutti gli altri, da oltre il 34% che probabilmente vorrebbe affondare le navi con ‘loro’ dentro fino all’11 per cento che è d’accordo in parte, vuole i porti chiusi.
Inoltre, la maggioranza degli italiani (53%) sta con Salvini mentre solo il 23% si schiera con Carola Rackete. Uno su quattro (24%) non si pronuncia. Significa che i 70 per cento degli italiani sta con Salvini.
Una larga maggioranza degli italiani (56%) considera le Ong come organizzazioni che agiscono per scopi economici, mentre solo il 22% ritiene che siano mosse da intenti umanitari.
L’apprezzamento per le no profit in generale passa dall’80% del 2010 al 39% di oggi.