
Se lo chiede un articolo del Corriere – e già questa è una notizia – parlando della piaga delle zingare che usano la maternità per evitare di finire in prigione dopo aver commesso un furto.
Tanto da avere già in tasca il certificato medico che attesta la gravidanza, da sventolare al malcapitato poliziotto o carabiniere che le ha appena arrestate.
L’articolo 146 del codice penale, infatti, sospende la pena per le donne in stato interessante o per la madre di figli fino a un anno.
Perché le leggi italiane sono fatte per persone normali, non per chi fa figli da utilizzare come scudi umani per evitare la galera.
Una soluzione ci sarebbe: niente carcere, ma sterilizzazione forzata al primo reato. Poi, non potrebbero più utilizzare la scusa della maternità per evitare la galera. Ma sarebbe discriminatorio contro i ladri dei campi nomadi.
