Un’altra buonista che si mette con un musulmano, e poi ne subisce le conseguenze. Il problema è che poi le subisce tutta la collettività, anche perché col delinquente si è riprodotta: come lasciare una mina a guerra finita.

Sfregia la ex compagna dopo una lite perché voleva vedere la figlia. È successo nella notte a Perugia, in un centro di ospitalità per famiglie e persone in difficoltà, dove era ospite la donna, italiana, con la figlia piccola, aggredita dall’ex compagno, tunisino.

Ecco chi sono le donne vittime di violenza: le ex dei migranti.

L’africano ha afferrato un coltello e ha inferto colpi su colpi alla donna, causandole profonde ferite al volto. Il tunisino ha aggredito e ferito anche il cugino della donna e scaraventato per terra la bimba.

Alla donna, i medici hanno applicato 60 punti di sutura per chiudere tutte le ferite e i tagli.

Le sue condizioni sono gravi, ma non è in pericolo di vita. Il cugino è stato medicato per lievi contusioni e tagli e dimesso. La bambina, invece, è ricoverata in Pediatria sotto osservazione avendo riportato diversi traumi.

L’africano, conosciuto alle forze dell’ordine, è ricercato dai carabinieri.