Ecco la lettera che ho inviato oggi all'Olanda.
La nave Ong "Sea Watch 3" batte bandiera di quel Paese?
Intervengano loro e accolgano.
L'Italia ha già dato.
Sbaglio? A me pare solo NORMALITÀ. pic.twitter.com/1BGjLQP6G4— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) January 25, 2019

LIVE #SeaWatch3 sempre in rada davanti Punta Magnisi, Siracusa https://t.co/PnovS2B2D1
— Local Team (@localteamtv) January 25, 2019
“Non vediamo l’ora di farli arrivare, sani e salvi, in altri Paesi europei – ribadisce il vicepremier leghista – in Italia non c’è spazio”.
Salvini chiama in causa l’Olanda.
Con la nave Sea Watch3 ormeggiata al largo di Siracusa per il “mare in tempesta”:
Il governo italiano, come annunciato da Salvini, intima all’Olanda di farsi carico dei 47 clandestini che si trovano a bordo: la nave dell’ong tedesca, infatti, batte bandiera olandese.
Di Maio ha chiesto che venga convocato l’ambasciatore olandese, perché i Paesi Bassi si prendano le loro responsabilità
Intanto, dalla Farnesina, è partita una lettera ufficiale al “governo del Regno dei Paesi Bassi” sia per procedere al “trasferimento” degli stranieri a bordo sia per chiedere informazioni sulla conformità della Ong e sulle “attività” dell’imbarcazione e dell’equipaggio.
E’ infatti tempo che la bandiera olandese venga tolta a questa nave di trafficanti umanitari.
“Se è vero, come qualcuno sostiene, che questa nave (la Sea watch, ndr) si è rifiutata di rispettare alcune indicazioni arrivate anche dal governo olandese ha finito di stare in mare. Stiamo verificando”. Questa l’accusa di Matteo Salvini.
Dal momento che la Sea Watch 3 batte bandiera olandese, la Farnesina ha contattato il “governo del Regno dei Paesi Bassi” per informarlo che l’imbarcazione “è entrata nelle acque territoriali italiane dirigendosi verso il porto di Siracusa, con 47 migranti a bordo” e lo ha invitato “a predisporre con urgenza, gli adempimenti relativi all’organizzazione della presa in carico e del trasferimento in territorio olandese” dei clandestini che si trovano a bordo della Sea Watch 3. Non solo. Il nostro ministero degli Esteri ha anche chiesto di “poter predisporre di ogni informazione” sulla Ong, “con particolare riferimento alla conformità alla legislazione dello Stato di bandiera dell’organizzazione e delle attività” dell’organizzazione non governativa, “nonché delle relative imbarcazioni ed equipaggio”.
E’ tempo che gli Stati sovrani mettano fuorigioco i negrieri finanziati da entità sovranazionali che vogliono abolire i confini. Quella delle Ong è una sfida, illegale, alle sovranità nazionali.
I tedeschi della Sea Watch, ma non solo loro, vogliono riaprire i porti italiani, e ricominciare a portare in Italia gli immigrati soccorsi al largo delle coste libiche. Per conto della mafia nigeriana: ovviamente, inconsapevolmente.
