Che l’ex comandante Gregorio De Falco avesse manie di protagonismo era chiaro dal famoso “salga a bordo c…” urlato a Schettino nella tragica notte del naufragio della Concordia.
Ora, dopo la presentazione del decreto di Salvini sull’immigrazione, che già è il minimo indispensabile, è uno dei parlamentari grillini più attivi nel tentativo di smontarlo attraverso la presentazione di emendamenti. Che non vuole ritirare, nemmeno dopo le richieste del suo partito.
“Non ritiro i miei emendamenti. Ci tengo, e in particolare a quelli sull’articolo 10. La questione è molto semplice: sostanzialmente sto seguendo le indicazioni del presidente Mattarella”.
Alle sue parole pronunciate in Commissione Affari Costituzionali ha risposto il leghista Molteni: “Il dl sicurezza è per noi un provvedimento fondamentale per il bene del Paese. Siamo disponibili a migliorarlo ma i capisaldi di questo decreto rimangono tali. Quindi – ha proseguito Molteni – con riferimento all’articolo 1, all’articolo 10 e all’articolo 12, che sono gli elementi cardine del provvedimento, tali sono e tali rimarranno. Ovviamente questo non preclude il fatto che in commissione, come già accaduto oggi, ci sarà un confronto con tutti coloro i quali presentano emendamenti che vanno nella direzione di migliorare il decreto, e non di smontarlo”.
Mettete la fiduca, e che De Falco scenda, cazzo.
A DE FALCO ANCORA NON GLI È SUCCESSO NULLA DA PARTE DEGLI IMMIGRATI E QUINDI STO PEZZO DI MERDA NON PUÒ CAPIRE COME IL PD BOLDRINI E COMPANY TUTTI CRIMINALI CONTRO IL DECRETO CHE VADANO A AFFANCULO E DE FALCO NON È NESSUNO
Ebbi modo di criticare aspramente la condotta di De Falco e la situazione rovinosa in cui versano le CP dopo il “divorzio” dalla Marina.
E lo criticai non per sentito dire ma bensì da persona che portò la divisa e che era fra quelli che arruolavano e addestravano i nostri marinai e sottufficiali.
Ciò premesso mi permetto di ripetere questo concetto:
i radar di tracciamento che tenevano sotto controllo la rotta di Nave Concordia erano spenti ? NO
Il personale di guardia monitorava la rotta ? NO
Qulcuno si accorse della deviazione sottocosta NO
L’Ufficiale di Ispezione riferì al Comando del monitoraggio praticamente nullo ? NO
Schettino afferma di aver dato un comando deviativo che fu eseguito al contrario: De Falco interrogò il timoniere responsabile (poi sparito) ? NO
Si verificò che Nave Concordia si incagliò non per imperizia di Schettino ma per responsabilità diretta del timoniere extracomunitario IMBARCATO SU NAVE ITALIANA E CHE NON SAPEVA PARLARE NON SOLO L’ITALIANO MA NEANCHE L’INGLESE tanto da invertire l’esecuzione di un ordine ? NO
Ergo: come mai De Falco non venne MAI messo sotto inchiesta come principale responsabile del naufragio ?
La stessa e identica situazione si verificò nel caso della catastrofe del Moby Prince.
Responsabile sempre la Capitaneria di Livorno.
Qualcosa (parecchio) non funziona.
Ora mi ritrovo una malmessa compagine di gagà lassisti che mostrano il meglio solo nell’andare a raccattar per mare fancazzisti afro-islamici che partecipano a un disegno sovranazionale di invasione e distruzione della Nazione.
E che, perdipiù, vestono una divisa che disonorano.
E, infine, mi ritrovo sempre quel De Falco a remare contro il Governo della Repubblica assieme a una incompetente totale a capo di MiniDife sua collega di Partito a biascicare che “seguono le indicazioni di Mattarella”.
Se questo non è un conflitto istituzionale non so come altro chiamarlo.
Pertanto l’ipotesi di una messa in stato d’accusa del PdR è improcrastinabile così come lo è la destituzione sia di De Falco che di Elisabetta Trenta.
L’Italia non ha bisogno di simili personaggi: li abbiamo già visti all’opera alla fine della II Guerra Mondiale e, francamente, ci è bastato.