Trump: “Clandestini uguale stupratori”

Vox
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Il presidente Trump è tornato ieri a parlare contro l’immigrazione clandestina dal Messico.

Parlando in West Virginia, dove avrebbe dovuto tenere un discorso sull’economia, Trump, con un coup de theatre ha gettato il foglio che gli era stato preparato e ha iniziato a parlare a braccio, scagliandosi contro i clandestini.

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“Non mandano quelli buoni”, ha detto Trump. “E ricordate le mie osservazioni quando lanciai la mia candidatura alla Trump Tower”, quando definiti i clandestini messicani degli ‘stupratori’. “Tutti dissero: ‘Oh, è così difficile’. E ho usato la parola stupro. E ieri abbiamo saputo che le donne sono state violentate a livelli che nessuno aveva mai visto prima. I media non vogliono menzionarlo”.

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Alla domanda sulla dichiarazione di Trump, un portavoce della Casa Bianca ha condiviso un link di un articolo che riportava come l’80% delle immigrate centroamericane era stata violentato durante il viaggio verso gli Stati Uniti.

E’ la terza volta che Trump usa i dati per accusare i migranti di provocare un’epidemia di stupri. Il primo è stato nel suo discorso alla Trump Tower che scandalizzò i media, quando citò le statistiche secondo le quali quasi tutti gli immigrati clandestini negli Stati Uniti sono criminali che hanno commesso crimini, tra cui stupri. Nel bel mezzo della campagna del 2016, ha anche ricordato che i richiedenti asilo che attraversavano l’Europa hanno scatenato un fiume di stupri in paesi come la Germania.