Il cittadino Traini si è espresso in questi termini davanti al giudice: “L’obiettivo erano gli spacciatori: volevo colpire solo i neri, maschi e adulti”. E pare che il suo rivendicare e non recedere dal proprio intento. Il simbolico consegnarsi, avvolto nel tricolore e senza conflitto a fuoco, sugli scalini del monumento ai Caduti. Pare, insomma, che queste sue azioni abbiano sublimato qualcosa che risiede profondo nella società italiana. E lo abbiano consegnato all’immaginario collettivo di un’ampia parte della popolazione, italiana, soprattutto quella giovane, come un eroe. A lui si dedicano centinaia di ‘meme’ sul web, come quello in alto.
Inutile cercare di derubricare il tutto a ‘follia’. Non c’è follia dietro il gesto di Traini: ma un lucido atto politico. Violento. Disperato. Ma politico. E così è stato percepito. E non diamo un giudizio di valore.
Azzardiamo: la maggioranza degli italiani non condanna il suo gesto. Magari non lo approva, ma..