Emergenza Tubercolosi nel da Nord a Sud. Partiranno questa mattina i controlli sugli 80 ragazzi del corso acconciatori del Cnosfap di Saluzzo, Cuneo, lo stesso istituto frequentato dal giovane di nazionalità cinese e residente a Barge al quale i medici dell’ospedale “Amedeo di Savoia” di Torino hanno diagnosticato la tubercolosi.

La conferma giunge direttamente dal dottor Domenico Montù, direttore del servizio di Sanità ed Igiene pubblica di Saluzzo. Saranno un’ottantina circa gli studenti coinvolti dai controlli che verranno effettuati dai sanitari.
“In base ai risultati del monitoraggio che andremo a svolgere sui ragazzi – ha chiarito Montù – decideremo la linea d’azione da affrontare nei prossimi giorni”.
Si procederà quindi a “cerchi concentrici”: ciò significa che i controlli riguarderanno prima i compagni di classe del giovane (al primo anno del corso di studi), per poi seguire con le classi seconda e terza. Le analisi saranno eseguite anche sul corpo docente.
I risultati saranno disponibili a partire da lunedì. Se – eventualmente – si riscontreranno persone positive alla tubercolosi, si procederà con accertamenti ed esami diagnostici presso le strutture ospedaliere.
E due casi di tubercolosi anche nell’agro aversano, in Campania. Tanta apprensione tra quanti hanno avuto contatti con i due pazienti colpiti da questa grave forma di infezione che sembrava definitivamente debellata nel nostro Paese, ma che, in quest’ultimo anno ha fatto registrare una ripresa di casi dovuti, secondo molti, ai flussi migratori da altre nazioni dove questa piaga è endemica. I bacilli della tubercolosi vengono trasmessi per via aerea, mediante le goccioline di saliva e di muco espulse dal malato con la tosse o con gli starnuti.
Il primo caso ad Aversa, nazionalità non nota. Il secondo, un bambino maghrebino a Carinaro, entrambi con un adolescente e un bambino in età da asilo. Uno studente di 17 anni, che frequenta l’istituto scolastico “Gaetano Andreozzi”, al viale Europa di Aversa, ha contratto questa grave malattia polmonare per cause ancora in corso di accertamento da parte delle autorità sanitarie cittadine. Il giovane, che al momento sarebbe ricoverato all’ospedale per malattie infettive “Cotugno” di Napoli, non sarebbe in pericolo di vita, anche se la prognosi, come di prassi in questi casi, è riservata.
In tutto, centinaia di alunni italiani a rischio Tubercolosi: perché frequentavano scuole ‘multietniche’. Quante altre Sofia volete, criminali che non siete altro?