L’arcivescovo di Strasburgo ha deciso di sfidare la dittatura del politicamente corretto e il suo boss, Bergoglio.
Parlando dell’aborto che, ha specificato, “non è solo concesso ma addirittura promosso”, monsignor Luc Ravel lo ha voluto mettere sullo sfondo dell’immigrazione islamica parlando di “Grande Sostituzione”.
“Si tratta di una promozione che non posso accettare, non per una questione di fede, ma perché amo la Francia”, ha spiegata l’arcivescovo, chiamando in causa la “Grande Sostituzione”, famosa frase coniata dallo scrittore Renaud Camus.
Mgr Ravel ,le nouveau archevêque de Strasbourg,adepte de théorie du "Grand Remplacement" ça promet 👹😎 pic.twitter.com/xEzBe1maOv
— l'Anartiste (@augustiarau) 2 luglio 2017

Un giorno, se non li fermiamo, tutto questo sarà loro. Noi saremo loro.
