Cadono dalle nuvole le autorità francesi sulla ‘notizia’ rivelata dagli 007 di Kiev secondo cui Gregoir M, un patriota francese arrestato a fine maggio in Ucraina, avrebbe pianificato addirittura 15 attentati alla vigilia e durante Euro 2016. “Una notizia da prendere con le pinze – dicono fonti transalpine – da prendere con estrema cautela”. Una sostanziale smentita.
A Parigi, la portata di quei progetti criminali, addirittura quindici attentati nel giro di poche settimane, lascia perplessi. Non convince la dinamica e non ci si fica dell’Ucriana. Quella di Kiev potrebbe essere solo una mossa per sbloccare le difficili trattative con l’Unione europea sulla liberalizzazione dei visti. Per fare vedere che ‘sono bravi’.
Grégoire M., 25 anni, è stato fermato il 21 maggio alla frontiera tra Ucraina e Polonia. A bordo della sua utilitaria, assicura l’intelligence ucraina, aveva fucili d’assalto di tipo kalashnikov e 125 chilogrammi di tritolo. Avrebbe manifestato la sua opposizione “alla politica del governo sul massiccio arrivo di stranieri e la diffusione dell’Islam”.
Totalmente non credibile. Come folle è l’idea di liberalizzare i visti da un Paese in guerra come l’Ucraina con un traffico di armi, quello si, reale.