Filippine: è presidente l’uomo che ha ucciso 1.000 spacciatori

Vox
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Milioni di filippini hanno votato per eleggere il nuovo presidente della Repubblica, il vincitore, con quasi il 39 per cento dei consensi, è un duro, l’ex sindaco di Davao Rodrigo Duterte ed ex procuratore, detto Digong. Rieletto nella popolosa città meridionale per 22 anni consecutivi, Duterte ora passa al governo nazionale promettendo di usare gli stessi metodi del passato: lotta feroce alla criminalità e ai trafficanti di droga attraverso l’uso indiscriminato di vigilantes e polizie speciali, che sotto la sua amministrazione hanno ucciso oltre 1.000 spacciatori, anche con interventi ‘fuori dalla legge’.

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Nell’ultimo giorno di campagna elettorale aveva detto: “Tutti voi che siete nel mondo della droga, voi figli di puttana, io vi ucciderò. Non ho pazienza, non ho vie di mezzo, o mi ucciderete o io uccido voi, idioti.”

Il presidente uscente Aquino, i partiti tradizionali, diversi ambienti economici e la stessa chiesa cattolica, tutti sono terrorizzati dalla sua vittoria. Il che significa che è una buona notizia per i filippini.