Maurizio, cinquantenne di Vaiano, frazione di Castiglione del Lago (Perugia), ha ucciso i suoi figli di 13 e 8 anni a coltellate, ha ferito la moglie poi si è tolto la vita buttandosi in un pozzo. E anche dietro questa tragedia, più che la follia, sembra esserci la disperazione di non sapere più come andare avanti.
I carabinieri sono arrivati prima che l’uomo si suicidasse e hanno provato a fermarlo insieme a un vicino ma non ci sono riusciti. L’uomo ha urlato: “Vi rendete conto di quello che ho fatto? Non provate a fermarmi”.
L’uomo ha lavorato come rappresentante di farmaci e come operaio ma al momento sia lui che la moglie svolgevano solo impieghi saltuari, alla famiglia era stata pignorata la casa e Palmerini soffriva di depressione. Il vicino di casa che ha provato a salvarlo lo ha descritto come una “persona onesta e perbene”. E’ una mattanza di italiani onesti e perbene.
La salma dell’uomo è stata recuperata nel pomeriggio dai sommozzatori dei vigili del fuoco. Il pm titolare delle indagini Manuela Comodi ha disposto l’autopsia su tutti e tre i cadaveri. La donna invece è stata ricoverata sotto shock all’ospedale di Perugia ed è stata medicata per un taglio alla guancia. “Sono sconfortato e addolorato – ha commentato Sergio Batino, sindaco di Castiglione del Lago – soprattutto perché questa tragedia riguarda i minori E’ il sintomo della disgregazione della società. Per Caterina, la moglie di Maurilio – ha aggiunto – faremo tutto il possibile, presto andrò a trovarla per offrirle sostegno ed intervenire con gli strumenti a disposizione dell’amministrazione”.
E pensare, che Renzi ha appena deciso di inviare dei finti profughi proprio in questa zona. Ascolta la disperazione della tua gente, criminale.
