Grande idea del marito di Cristina Parodi, al momento sindaco di Bergamo. E non è il solo nel PD, a pensarla in questo modo. Cosa fare dei finti profughi ai quali viene concessa la domanda di Asilo perché in realtà clandestini?
Sarebbe bello rimpatriarli, ha detto, ma è difficile, e allora, permessino di soggiorno per tutti. La proposta, durante l’audizione della Commissione d’inchiesta sull’accoglienza.
L’ideona è stata rivelata in conferenza stampa dal leghista Rondini che l’ha criticata senza mezzi termini, mentre i parlamentari bergamaschi del Pd presenti, ovvero Elena Carnevali e Beppe Guerini, hanno tentato di smorzare la questione dicendo che Gori non ha parlato di vera e propria carta di soggiorno, ma ha auspicato un provvedimento che possa regolarizzare un po’ la situazione.
«Gori ha quindi chiesto che il Governo si attivi per realizzare rimpatri assistiti dei migranti ai quali non viene riconosciuta la protezione internazionale. Oppure, se si ritiene che questo non sia fattibile, si prenda in considerazione, come già in passato, la possibilità di riconoscere una forma di protezione provvisoria (per esempio, un permesso di soggiorno della durata di un anno) a tutti i richiedenti asilo, sottraendoli all’illegalità e dando loro la possibilità di cercarsi un lavoro o di muoversi liberamente in Europa. Questa ipotesi va comunque vista come una estrema ratio, essendo i rimpatri la prospettiva prioritaria, come previsto dalle normative».
Stanno già pensando di rendere strutturale la clandestinità, concedendo permessi a chiunque.