“Di fronte al disordine mondiale, di fronte a una congiuntura economica incerta e a una disoccupazione persistente, c’è anche uno stato d’emergenza economico e sociale da proclamare”: lo ha detto il presidente francese, Francois Hollande, annunciando il suo inutile piano d’emergenza in sette punti per lottare contro la disoccupazione a 18 mesi dalle elezioni presidenziali del 2017. Per salvarsi il derrière.
Tra le principali misure, ci sarà un miliardo di euro finanziato dallo Stato per formare 500.000 disoccupati. Le formazioni riguarderanno i disoccupati meno qualificati, in particolare, in settori come il digitale e l’ambiente. Esprimendosi davanti al consiglio economico e sociale il presidente ha spiegato che per i francesi l’occupazione è “l’unica cosa che valga oltre alla sicurezza”.
La Francia, che ha attuato una politica di ripopolamento con masse di africani e arabi, ha un surplus di giovani magrebini e neri che non servono alla propria economia. E sono lì da decenni. E’ la stessa strada che vogliono fare percorrere ai noi i demografi del PD per ‘equilibrare’ la decrescita demografica. Come se il numero fosse quello che conta, e non la qualità. La Francia insegna che non serve a nulla riempirsi di racaille.