BAGNOLI – Sono 143 i sedicenti profughi di diverse nazionalità, tutti maschi e tutti africani o pakistani, in maggioranza al di sotto dei trent’anni, ad essere ospitati nell’ex base di San Siro. A spese dei contribuenti. Quasi venti persone in più rispetto ai giorni dell’apertura. Il “Centro di assistenza straordinaria per i migranti”, così si chiama la struttura gestita dalla famigerata cooperativa Ecofficina.
E hanno anche il servizio bus privato che li porta a Padova quando hanno qualche problema medico, devono sbrigare pratiche burocratiche e, anche, per dei giri turistici in città.
Durante l’ultima assemblea pubblica l’amministrazione comunale ha distribuito un breve documento, articolato in 36 domande e altrettante risposte per chiarire alcuni dubbi.
