Una bimba russa di dieci mesi, Darina Gromova di San Pietroburgo, potrebbe essere la triste chiave per capire che cosa ha causato il disastro aereo russo sul Sinai.
La bimba, in vacanza a Sharm el-Sheikh con i suoi genitori Tatiana e Alexei, tutti sono morti sul volo con altri 221 compatrioti.
Il cadavere della bambina è stato recuperato a più di undici chilometri dal luogo dello schianto, indicando che l’aereo può essere esploso prima di quanto gli esperti avessero calcolato in precedenza.
La tesi della bomba si fa sempre più probabile. Sia per questioni tecniche, che per le intercettazioni di elementi islamici nei giorni immediatamente precedenti la strage.
Il recupero delle vittime e dei frammenti di aereo era stato precedentemente limitato a un’area più piccola, ma la scoperta del corpo di Darina, in un punto così lontano dal luogo dello schianto, ha fatto allargare le ricerche.
