“Un oltraggio alla Madonna, un’offesa al sentimento religioso, una profanazione che ci addolora e che succede per la prima volta da queste parti”. Così don Vincenzo Finocchio, parroco di Caldarola, ha definito l’atto di disprezzo commesso ai danni di un’edicola sacra, avvenuto domenica pomeriggio, a Pievefavera lungo la strada della montagna.
La Madonnina, in ceramica e protetta da un rete metallica, è stata distrutta a sassate e a colpi di spranga. E’ avvenuto tra le 14 e le 15, sul sentiero che dalla frazione conduce nella zona boschiva delle Raje, transitato da bikers, appassionati di motocross, residenti che vanno a tagliare legna o svolgono i lavori della vigna, ma anche da tanti fedeli, che passano lì davanti per fare un omaggio alla Madonna o raccogliersi in un momento di preghiera.
Prima, una signora che si è recava al tempietto per una visita, ha trovato il vetro rotto. Dopo un’ora, un’altra fedele l’ha trovato completamente distrutto: la Madonnina di Lourdes ridotta a pezzi.
La spranga di ferro era ancora a terra.
“Le due testimoni mi hanno avvisato – spiega il parroco – e con i carabinieri di Caldarola siamo giunti sul posto per un sopralluogo. Ho sporto subito denuncia. Poi abbiamo pregato la Madonna per riparare l’oltraggio subito, e raccolto i frantumi portandoli in sagrestia. L’edicola è gestita dai parrocchiani, per cui ora stiamo pensando a quali misure adottare affinché non si verifichi più un simile atto sacrilego. La cattiveria è alla fonte del non rispetto della fede altrui”.
Lo stesso parroco, nell’aprile del 2012, fu derubato in casa durante la Via Crucis.
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