CONTRO INVASIONE CLANDESTINI E INAZIONE DI OBAMA
Poche ore fa, il governatore del Texas, il repubblicano Rick Perry, ha annunciato l’invio di 1.000 uomini della Guardia Nazionale del Texas al confine tra il suo Stato e il Messico, dicendo che non può pigramente stare immobile mentre “i nostri cittadini sono sotto assedio”.
E’ una mossa senza precedenti che mette lo Stato sovrano del Texas in diretto scontro con il governo federale di Obama.
Perry ha detto che non può più aspettare che il presidente agisca, mentre i membri delle gang e dei cartelli della droga invadono in Texas, facendo si che la criminalità salga alle stelle.
Perry ha sottolineato che i contribuenti non possono sostenere la spesa di ospitare migliaia di clandestini, dell’ondata causata dal “Dream Act” di Obama, che ha dato alla gente in America Centrale l’idea che gli Usa siano ormai senza confini.
L’inizio della seconda guerra civile americana?
Si ricorda che il Texas è l’unico Stato americano formalmente sovrano.
Certo, sarebbe bello il governatore siciliano inviasse volontari a presidiare i porti impedendo lo sbarco dei mezzi della marina militare (volutamente minuscolo), ma ce lo vedete voi, quel mezzuomo (senza offesa, è un giudizio di merito) di Crocetta fare una cosa del genere? Lui, semmai, invierebbe anche l’assistenza sessuale ai clandestini.
Ma potrebbe essere un buon esempio per i governatori della Lega, quelli che hanno sempre parlato di autonomia, ma quell’autonomia non l’hanno mai messa in pratica: se non ora, quando?
Non è tempo che i giusti proclami di Salvini trovino conferma pratica nelle azioni di Zaia e Maroni? Cosa aspettano, i due, ad impedire l’arrivo di clandestini dell’operazione Mare Nostrum nelle regioni che governano?
Sarebbe contro la legge? Forse, ma avrebbero la gente dalla loro. E alla fine, è la gente a ‘fare’ la legge.