Giro di prostituzione omosessuale nel santuario mariano: procura indaga
GARLASCO – «Mi sentivo minacciato, temevo per la mia vita. Insomma, avevo in mano materiale che scottava. Per questo ho chiesto i soldi, volevo solo tornare in Romania». Comincia così la deposizione di uno degli immigrati, durante l’interrogatorio di garanzia.
Lui è Flavius Savu, il 33enne arrestato insieme al suo complice, Florin Tanasie, di 23 anni.
E lo ha ribadito anche al suo legale, Roberto Grittini, che ieri è andato a trovarlo a casa, dove il 33enne si trova agli arresti domiciliari. Il legale è pronto, a questo punto, a chiedere un altro interrogatorio davanti al magistrato.
Una deposizione che potrebbe consentire agli inquirenti di approfondire l’estorsione di 250mila euro ai danni della Curia per non divulgare registrazioni audio di telefonate compromettenti.
Una vicenda che, da quello che sta emergendo in queste ore, inizia a coinvolgere anche altri religiosi. Sacerdoti omosessuali di altre parrocchie della diocesi, che potrebbero avere avuto incontri a sfondo sessuale, sempre al santuario della Bozzola, con immigrati.
Prestazioni sessuali a pagamento o in cambio di favori, come quello di ottenere documenti ‘grazie’ alla intermediazione della Caritas.
Su questo dovrà fare luce la procura di Pavia.
A fare i nomi di altri religiosi è lo stesso padre Gregorio Vitali parlando al telefono con uno degli indagati, inconsapevole di essere registrato.
Ecco a cosa servono gli immigrati alla Caritas e alle varie associazioni ‘caritatevoli’.
E’ tempo di ripulire la Chiesa da questi masochisti fanatici dell’accoglienza.