Mondiali: Camerun pronto a sciopero, giocatori vogliono essere pagati

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Terzo avversario del Brasile nella fase a gironi del mondiale, il Camerun è alle prese con le bizze finanziarie dei giocatori che a una manciata di giorni dall’esordio mondiale, previsto per il prossimo 13 giugno contro il Messico all’Arena das Dunas, minacciano di scioperare per la mancanza di un accordo su premi e bonus.

Nessuno trova vergognoso che chi rappresenta il proprio Paese richieda premi e bonus? E questo vale anche per i nostri.

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Premi partita – A capitanare dal ritiro in Austria il braccio di ferro con la Federazione calcio camerunense il solito Samuel Eto’o, che ha rifiutato l’offerta di 40 milioni di franchi camerunensi, circa 37mila euro, cifra inferiore a quella stanziata 4 anni fa in occasione del mondiale in Sudafrica. Secondo la stampa africana il Ghana pagherà ai suoi giocatori 35 milioni di franchi mentre la Costa d’Avorio ne metterà sul tavolo 50.

Poi noi, intesi come europei, dobbiamo inviare aiuti, mentre queste federazioni, e quindi Stati, danno premi a giocatori milionari.

Il precedente – Nello scontro con la Federazione i giocatori minacciano di non scendere in campo nell’amichevole in programma domenica contro il Borussia Monchengladbach, squadra che milita in Bundesliga. Una scena già vista in passato con Eto’o ancora una volta a capo della protesta: era il novembre del 2011 quando la Nazionale disertò il match in programma contro l’Algeria. In quell’occasione il capitano della squadra africana venne sanzionato con 15 match di squalifica.

C’era una volta Roger Milla, che avrebbe pagato per giocare un mondiale. Oggi c’è Eto’o.