L’assessore del ‘sesso settimanale’, ora accusato di avvelenare la moglie

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Ve lo ricordate De Fanis, quel simpatico assessore abruzzese che aveva messo per iscritto il ‘sesso settimanale’ nel contratto di assunzione della segretaria?

De Fanis ha risposto oggi alle domande del pm per il presunto tentato omicidio della moglie Rosanna Ranieri. De Fanis è stato iscritto nel registro degli indagati a seguito delle dichiarazioni della segretaria, che di nome fa Zingariello – nomen omen – che avrebbe dichiarato di aver saputo che l’ex assessore avrebbe tentato di avvelenare la moglie.

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De Fanis avrebbe ammesso, di aver detto al telefono alla segretaria di avere avvelenato la moglie, ma solo per ‘fare colpo’, perché la cosa non era vera: “È vero – ha ammesso l’ex assessore – ho detto quelle cose a telefono alla Zingariello, ma non era vero niente. Volevo fare colpo su di lei, erano frasi ad effetto per colpire il cuore di una persona di cui ero innamorato”.

Nel corso dell’interrogatorio De Fanis ha spiegato al pm Vecchi che, proprio in quei giorni, la moglie sarebbe stata effettivamente male e che lui, in qualità di medico, l’avrebbe curata come ha sempre fatto in trent’anni di matrimonio. Insomma, nessun veleno, nessun tentato omicidio. A testimoniare la compattezza della famiglia De Fanis si è presentata in procura anche la figlia Valeria.