Roma – Il Wto, durante la conferenza ministeriale di Bali, ha raggiunto una sorta di accordo su un pacchetto di questioni destinate a semplificare gli scambi, consentire ai Paesi in via di sviluppo più opzioni per garantire la sicurezza alimentare, incrementare il commercio e l’aiuto allo sviluppo dei Paesi meno sviluppati. Tradotto: le nostre imprese e i nostri prodotti saranno ancora di più messi in ginocchio dalla concorrenza sleale di chi produce grazie a schiavi e senza regole.
Si tratta di un traguardo per la liberalizzazione degli scambi commerciali, “il primo accordo globale da quando è stata fondata nel 1995 l’Organizzazione mondiale del commercio”, ha detto Roberto Azevedo, capo del Wto.
Festeggia il presidente della Commissione europea, in una pausa della kermesse alla Scala, José Manuel Barroso, l’accordo commerciale raggiunto a Bali “darà una spinta reale all’economia globale. I potenziali guadagni potrebbero arrivare a mille miliardi di dollari”. Con questo accordo, aggiunge, “i costi del commercio per le economie mature saranno ridotti del 10%”. Non solo. L’intesa “aiuterà i Paesi in via di sviluppo a risparmiare circa 325 miliardi di euro l’anno e darà un sostegno vitale alle persone più povere del mondo nei Paesi meno sviluppati”.
Per l’Italia, ha firmato un viceministro abusivo:”L’accordo Wto raggiunto a Bali è un risultato storico – commenta il viceministro allo Sviluppo economico Carlo Calenda – Tutti i membri del Wto, dai Paesi meno sviluppati alle grandi economie mondiali hanno adottato un testo che prevede un’ampia gamma di misure per facilitare gli scambi commerciali, la possibilità per i Paesi in via di sviluppo e meno sviluppati di accumulare derrate alimentari da distribuire ai cittadini più poveri, una serie di misure per aiutare i Paesi meno avanzati a inserirsi nei flussi di commercio mondiale”.
Un’altra marchetta alla Globalizzazione e un’altra bastonata al nostro tessuto produttivo.
Un pensiero su “Globalizzazione sulla testa dei popoli: firmato accordo, ci sommergerà di prodotti stranieri”
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