Ancora incertezza sullo Ius Soli. Il Consiglio dei ministri ha rimandato oggi la decisione se autorizzare o meno la fiducia per il provvedimento che è da tempo nel calendario dei lavori dell’aula di Palazzo Madama.
Il lavoro leghista ai fianchi degli alfanidi dà i suoi frutti, e Angelino rischia di rimanere solo. Alternativa Popolare, il partito di Alfano, è spaccato e potrebbe frammentarsi in vari pezzi. Tanto che stamani, il ministro AP Enrico Costa ha dichiarato che così come è il provvedimento è invotabile. Senza i voti di Ap la fiducia al Senato non passa.
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E il provvedimento, se il governo non autorizzerà la fiducia, finirà su un binario morto. Troppi i 60 mila emendamenti leghisti. Ma Renzi non molla, con l’ormai sempre più devastante emorragia di voti italiani, urge, per il PD, eleggersi un nuovo corpo elettorale.