Un diciannovenne marocchino con cittadinanza gentilmente regalata dalla Spagna, il che gli ha permesso di muoversi indisturbato fino in Germania, è stato rinviato a giudizio per lo stupro di una novantenne avvenuto a Dusseldorf.
La povera donna è stata aggredita mentre accendeva un cero nella chiesa di San Lamberto. Il migrante, prima, le avrebbe chiesto dei soldi, e al rifiuto l’ha trascinata dall’altare al cortile della chiesa e stuprata: in modo brutale. Poi le rubato le chiavi di casa annotandosi l’indirizzo.
Impossibile non notare il fatto che un islamico abbia stuprato una donna cristiana in una chiesa. O no?
Dopo alcune settimane di indagini la polizia tedesca ha miracolosamente identificato il violentatore grazie all’analisi del Dna: l’immigrato era stato già arrestato per un furto alcuni mesi prima.